Un saluto a tutti cari amici e benvenuti nel mese di ottobre, il mese dove abbiamo ereditato la festa di Halloween, dell’arancio delle foglie che cadono ma soprattutto delle zucche che popolano gli orti e i banchi del mercato.
Come ben sapete esistono svariati tipi di zucche e questa volta ho deciso di utilizzare la zucca nella variante “nocciola” tipica del Piemonte, che cresce nel Monferrato, ha un colore arancione acceso, dal sapore molto dolce e ideale per zuppe e vellutate.
Proprio per questo motivo, visto l’arrivare del freddo e del buio autunnale ho voluto pensare ad una vellutata da portare sulle nostre tavole.
Passiamo quindi in cucina e mettiamoci all’opera
Ingredienti:
- 1 zucca nocciola non troppo grande (circa 3 kg)
- 2 patate grandi (o 3 medie)
- 1 l brodo vegetale
- 50 gr stick di speck
- Ricotta vaccina (1 cucchiaio per ogni piatto servito) + 1 cucchiaio di parmigiano
- Bruschette di pane (pane a fette tipo pugliese, sale, olio, origano)
Lavate esternamente la zucca e mettetela in forno preriscaldato ventilato per 50 minuti a 180°. Sarà pronta quando la buccia sarà morbida schiacciandola con un dito.
Intanto sbucciate le patate e fate bollire una ventina di minuti, o comunque finché non potrete inserire una forchetta senza resistenza. Una volta cotte scolate e mettete da parte.
Quando la zucca è pronta lasciatela riposare fuori dal forno per una decina di minuti, tagliate a fette, rimuovete i semi e ricavatene la polpa. In questa maniera sprecherete molto meno e si disperderanno di meno le proprietà e il colore della polpa.

Unite la polpa della zucca, le patate cotte e tagliate a tocchetti e il brodo già caldo e portate ad ebollizione per una ventina di minuti.
Ora potete frullare il tutto con un minipimer e la vellutata è pronta.

Preparate le bruschette con pane a fette, olio sale e origano.
Per preparare e terminare il piatto fate rosolare in padella gli stick di speck e mischiate la ricotta vaccina con il parmigiano.

Ora impiattate e servite.
Buon appetito

il vino di Daniele….
PIEVASCIATA
Il Pievasciata di Vallepicciola è un’interpretazione corposa e intensa, ma di semplice lettura a base di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese nato nell’omonima frazione del comune di Castelnuovo Berardenga, che fornisce ai vigneti un ambiente di crescita ottimale, caratterizzato da un microclima mite.
Le uve del Pievasciata di Vallepicciola si ottengono da vigneti impiantati su suoli ricchi di calcare ed argilla con presenza di galestro ed alberese, ossia le due composizioni geologiche che contraddistinguono i terreni della zona del Chianti Classico da Siena a Firenze.
La vinificazione del Pievasciata è caratterizzata da una fermentazione alcolica che si svolge in serbatoi d’acciaio inox per circa 8/10 giorni ed è seguita dalla fermentazione in barrique di rovere francese, dove il vino rimane ad affinare per altri 8-10 mesi.
Il Vallepicciola Pievasciata caratterizza in primis per un colore rosso rubino particolarmente carico di pigmentazione, attraversato da tenui riflessi violacei, all’olfatto sprigiona la sua forza, con intensi rimandi fruttati di more e lamponi in confettura e di prugne essiccate, contorniati da note balsamiche e piacevolmente speziate, di cacao e caffè.
Ottimo vino da tutto pasto con gradazione di 13° e servizio a temperatura ambiente
